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U Cumbitu 2025
"U Cumbitu di San Giuseppe" è una tradizione radicata in Calabria. In occasione della festa di San Giuseppe, il 19 marzo, la comunità si unisce in un gesto di solidarietà e condivisione.La celebrazione prevede che, la notte precedente la festa, un gruppo di donne si riunisca per preparare diverse pietanze, tra cui il piatto principale: "lagane e ceci", una pasta con ceci tipica della regione. Il giorno seguente, queste pietanze vengono offerte gratuitamente a tutti gli abitanti del paese, creando un momento di convivialità e preghiera collettiva. Durante il pranzo, una famiglia locale rappresenta la Sacra Famiglia, assaggiando e benedicendo il cibo con la frase: "Sia lodato Gesù, Giuseppe e Maria". Inoltre, volontari distribuiscono porzioni di ceci e broccoli, chiamate "la devozione di San Giuseppe", alle persone malate o impossibilitate a partecipare. Questa tradizione, che potrebbe risalire al XX secolo o avere origini nel medioevo, simboleggia la solidarietà sociale e la fratellanza, sospendendo le strutture di classe in una regione storicamente afflitta da povertà e fame. "U Cumbitu di San Giuseppe" rappresenta un momento significativo di unione e condivisione, mantenendo vive le radici culturali e spirituali della comunità calabrese.
Evento 2024
Pasquino Crupi (1940–2013) è stato uno dei più influenti intellettuali, scrittori e critici letterari italiani, particolarmente noto per il suo impegno nella difesa della cultura meridionale e per l'analisi della questione meridionale nel contesto della letteratura. Nato a Bova Marina, in Calabria, Crupi ha dedicato gran parte della sua vita e della sua carriera accademica allo studio della letteratura calabrese e meridionale, battendosi per dare voce a una realtà storicamente marginalizzata e spesso stereotipata.
Crupi ha lavorato come professore di letteratura italiana presso l'Università per Stranieri di Reggio Calabria, dove è stato anche direttore di istituti di ricerca. La sua attività di critico si è concentrata su autori meridionali e su temi come l'emigrazione, la povertà e l'emarginazione, temi ricorrenti nella narrativa del Sud Italia.
San Francesco Di Paola
"San Francesco di Paola" di Angelo Di Lorenzi è un'opera che immerge il lettore nella vita e nelle opere di uno dei santi più amati della tradizione cristiana, San Francesco di Paola. Di Lorenzi, con uno stile narrativo fluido e coinvolgente, riesce a tratteggiare un ritratto vivido e dettagliato del santo calabrese, fondatore dell'Ordine dei Minimi.
Il libro non è soltanto una biografia, ma una vera e propria esplorazione spirituale che permette di comprendere a fondo la personalità e la spiritualità di San Francesco. Di Lorenzi utilizza fonti storiche e agiografiche con grande abilità, amalgamandole con aneddoti e racconti che rendono la figura del santo più accessibile e umana.
Uno degli aspetti più affascinanti dell'opera è la descrizione dei miracoli attribuiti a San Francesco di Paola. Di Lorenzi narra questi eventi con un equilibrio che evita il sensazionalismo, mantenendo invece un tono rispettoso e contemplativo. Questo approccio permette al lettore di avvicinarsi con rispetto e meraviglia alla dimensione soprannaturale della vita del santo.
Il contesto storico in cui visse San Francesco di Paola è delineato con cura, offrendo uno sfondo dettagliato che aiuta a comprendere meglio le sfide e le opportunità del suo tempo. Le descrizioni della Calabria del XV secolo sono ricche e vivide, permettendo di apprezzare l'ambiente in cui il santo operò e si distinse per la sua straordinaria carità e umiltà.